Segno zodiacale: GEMELLI
Io sono io
e tutti gli altri che vedi in me
non li conosco.
(Autocitazione: Spiragli, poesie)
Questa è la rosa;
questa anche dei venti la rosa che contiene ogni mia tempesta
ogni placido mare
Sentitene il profumo d’alga
l’odore di pino che giunge dalla costa;
di un’essenza unica come la solitudine
del rumure di risa ravvolte nel vento che racconta;
il gelido il freddo il rabido l’oscuro vento che dalla bocca della vita
urla tutte le maledizioni
e c’è sempre un Capitano che scrocchia la mandibola
volgendo il capo con un’imprecazione
Le dolci parole le ho conosciute:
le parole come il fiele e quelle amare quanto la verità
Più taglienti del maestrale più inebrianti dello scirocco
i giorni sono scivolati via come rena nel pugno della mano
e i segni disegnati sul bagnasciuga inghiottiti dalla risacca
Scaltro ho costruito nuove dighe dove far resistere i miei sogni
ma mercanti su navi mercenarie li volevano barattare;
così hanno chiuso ogni porto a tutti i naviganti con libere vele
chiedendo un pedaggio di cui ognuno
non rivelerà mai il prezzo
Ho sognato la morte qualche volta;
la morte pietosamente composta di Phlebas il fenicio
Ho accarezzato la vendetta qualche volta; ho attuato vendette senza sangue
anche se desiderando una mano armata pronta allo sfregio
fino al colpo finale che decide la sorte
Ah la rosa!
La rosa avversa e tempestosa
la rosa composta con le sue cinque stimmate;
la rosa in bocciolo che del passato racchiude l’essenza
la rosa incarnata che fa esplodere lo spasimo:
presente o ricordo ogni sofferenza è struggente
quando l’oceano la raccoglie
Sono come un provato marinaio soggiogato dalla rosa
e la rosa che sotto questo cielo promette nessuna bonaccia
Non ho più saggezza nelle mie botti e studio nuove carte:
se questo è il destino navigherò controvento
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