Sono nato in un paesino della Sardegna -madre sarda e padre “continentale”– e ben presto, per accadimenti talvolta più grandi di noi, anch’io mi sono dovuto muovere un po’ prima di altri.flickr di tuna bites

C’è stato un periodo in cui mi sono dedicato anima e corpo al teatro e soprattutto alla musica, sognando di diventare un cantautore; improvvisandomi nel contempo, lavoratore interinale ante-litteram. Ma c’è una cosa che ho sempre amato, perseguito e difeso nel tempo come un mio spazio interiore ed esclusivo: leggere poesie, favole, miti e leggende e infine -anche tuttora- scriverle.

Oltre ogni necessità e  le varie perdite subite nei miei continui spostamenti, ho sempre salvato quelle poche biro alle quali ero legato in maniera particolare;  Bertina, l’Olivetti 22  parcheggiata l’ultima volta da un’amica (a proposito Jò, dove sei finita?);  poi la 32 prestatami da Camillo (scusami se non te l’ho più resa, anche perché ormai scassata).

Infine anche se troppo tardi, il computer (care dattilografe occasionali o professionali di una volta, non vi pagherò più per colpa mia o vostra, continue battiture e ribattiture di testi in bella copia).atavolaconmammazan.blogspot

Proponendomi di non lasciare più niente a metà, ho deciso di riprendere gli studi e qualche anno addietro mi sono laureato al DAMS -Arte Musica e Spettacolo- di Bologna, ma con tesi finale in Sociologia del lavoro.

Anche questo sito fa parte di questo proposito e oltre agli scritti, vorrei arricchirlo con  qualunque materiale in digitale (foto, immagini, filmati) che possa  avere attinenza ai contenuti.

Per quanto riguarda altre informazioni bio/grafiche, si possono dedurre dai miei scritti pubblicati sia qui che cartacei, in quanto non c’è un solo verso, che non sia stato abbracciato dalla mia personale esperienza.

P. s.  Resta qualche traccia tangibile dei miei trascorsi musicali in un long-playng, che si può ascoltare nella sezione MUSICA, dal titolo “La lenza dalle lunghe gambe”;  in merito alla scrittura: racconti poesie e favole in varie riviste; tre invece sono le raccolte di versi pubblicate; una delle quali presentate da Roberto Roversi e un’altra, da Gregorio Scalise. Chi ha un po’ di curiosità, può andare nella pagina  Archivio  a leggere… 

 

 

 

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